Dalle rive del Lago d’Orta alle sale del Moma di New York, passando per Aristotele Onassis e la Triennale di Milano. Questi sono solo alcuni dei passaggi che hanno reso celebre in tuto il mondo la moka di casa Bialetti.
Ieri (11.02.2016), sulle rive del Lago Maggiore, nella bella Ascona, è morto Renato Bialetti. Il papà della moka aveva 93 anni, in buona parte spesi a condurre in modo innovativo e brillante l’azienda di famiglia, fondata dal padre Alfonso nel 1933. Fu proprio lui, negli anni ’30 del secolo scorso, a inventare la moka Bialetti, ausilio domestico che rivoluzionò per sempre il modo di preparare il caffè, in Italia e nel mondo.
Una rivoluzione che divenne internazionale grazie al lavoro di Renato Bialetti, il signore con i baffi. Già, perché l’omino che ancor oggi rappresenta l’icona dei prodotti Bialetti, disegnato dall’artista Paolo Campani nel 1958, nacque da una caricatura del signor Bialetti.
Il mondo del caffè e del Made in Italy saluta uno dei suoi protagonisti più significativi. Le 70.000 caffettiere prodotte nello stabilimento di Omegna nel Dopoguerra, nei decenni successivi divennero milioni di pezzi, grazie all’operato di Renato Bialetti che porterà l’innovazione del Cusio a divenire famosa in tutto il mondo. Consigliata dall’armatore greco Aristotele Onannis, conosciuta dagli italiani attraverso i celebri spot del Carosello Rai, trova oggi spazio tra gli oggetti di design esposti al Moma di New York e alla Triennale di Milano.